1980

Come tutto ha avuto inizio

Questa, signore e signori, è una bella storia che va raccontata in riva al lago di Endine, sponda di San Felice; località Monasterolo, preferibilmente in una serata d’estate. C’era una volta una coppia di sposi, nativi di queste parti, che lavorava in una tenuta della bassa Savoia, lo "Chateau Depierre" a Cerdon, alle dipendenze di un cugino del generale De Gaulle. ‘Lui, Donato Pettini, era il fattore. Lei, Éufrosina detta "Gina", era la cuoca del castello. Sono da ricercare in queste esperienze gastronomiche francesi i motivi che, consapevolmente o meno, hanno spinto, anni più tardi, alcuni dei figli ad occuparsi di lucci in carpione e di stràcotti al sidro. Anita, Romano e Mario, soprattutto, hanno una passione per il ristorante che ‘li porterà a ritrovarsi insieme sotto l’insegna della "Locanda del Boscaiolo" dall’estate del 1980.

1990

Mario Pettini e il sogno di diventare ristoratore

Fisicamente parlando il più "boscaiolo" di tutti. È lui che, rispondendo al telefono, vi avrà indicato la (facilissima) via per arrivare alla sua Locanda: scendendo verso il centro di Monasterolo, per chi ‘arriva da Bergamo, seguendo le indicazioni, si gira a sinistra verso una strada chiusa che termina col parcheggio del ristorante.

Mario ha una bella voce, se chiudi gli occhi ti può sembrare un deejay che fa innamorare le ragazzine: sentire quindi l’elenco delle proposte giornaliere, declamate in tal modo, e sempre col sorriso, è gratificante. Purtroppo s’impone la consegna di una lista, con relativi prezzi, e a questa buona abitudine nessun ristoratore dovrebbe venir meno.

1995

Valcavallina a tavola: i cuochi della valcavallina si ritrovano

Con la serata alla "Locanda del Boscaiolo" è stata presentata la seconda fase della rassegna gastronomica "Val Cavallina a tavola". Dai prelibati piatti che avevano il Luccio come attore principale si è passati ad altri prodotti caratteristici della zona: il cinghiale e i funghi. Il menù presentato da Romano e Mario Pettini era a dir poco squisito. Dopo l’aperitivo, sorseggiato in riva al lago d’Endine, ai numerosi commensali è stato servito l’antipasto a base di prosciutto di cinghiale, lardo d’Anard e crostini al tartufo nero. Si è passati poi a un prelibato piatto di funghi porcini con polenta a cui hanno fatto seguito cinghiale alla cacciatora e cinghiale in Civèt con polenta. La simpatica serata si è conclusa con formaggella della Val Cavallina e con gelato in salsina alle more di bosco. Il tutto innaffiato da vini della Valcalepio: Bianco e Rosso Tallarini e da acqua minerale Gaverina.

Alla serata hanno preso parte numerose autorità fra le quali: il segretario della Confesercenti Claudio Re, il presidente della Comunità Montana Val Cavallina Giovanni Sanga, il sindaco di Trescore Mario Sigismondi, l’assessore alla cultura della Comunità Montana Val Cavallina Adalberto Trapletti, il direttore de L’Eco di Bergamo Sergio Borsi, il direttore del settimanale Bergamo Sette Ariel Feltri, il Vice sindaco di Monasterolo Paolo Meli, il presidente dell’associazione Cuochi di Bergamo Ivar Foglieni e i titolari di diversi ristoranti della Valcavallina che avevano aderito alla rassegna gastronomica.

Nel breve intervallo fra la prima e la seconda portata Ivar Foglieni ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che ha riscosso notevole successo, la stessa cosa ha fatto il segretario della Confesercenti Claudio Re che ha inoltre evidenziato la professionalità dei ristoratori che hanno presentato piatti, oltre che eccezionali di squisita fattura.

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